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Il segmento testuale Piazza San Marco è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 18Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 335

Brano: [...]Corpo d’armata, incaricato di reprimere la rivolta nel Montenegro.

Il 9.8.1941 la “Venezia” occupò Berane, liberando 604 prigionieri dei partigiani. Nel 1942 partecipò all’operazione Trio insieme ai cetnici (v.) comandati dal capitano Djurisic, contrastando duramente per vari mesi i partigiani di Tito e rafforzando i già ottimi rapporti con i collaborazionisti cetnici. La guerriglia riprese nel 1943 e nel mag

I partigiani veneti sfilano in Piazza San Marco dopo la Liberazione (aprile 1945)

335

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 332

Brano: [...]ome Piero Cosmin, che già aveva fatto la sua parte all’epoca della resa dei conti nel processo di Verona del gennaio, fecero scoccare l'ora della lotta senza quartiere: i fascisti veneziani, tra i quali spiccavano individui come Waifro Zani, Umberto Pepi ed Emani Cafiero, per vendicare l’uccisione del famigerato maresciallo Bartolomeo Asara, cacciatore di uomini e procacciatore di reclute per Salò, nella notte sul

MMiti della Decima M.A.S. in Piazza San Marco nell'inverno 1944

332

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 328

Brano: [...]iana, cui aveva aderito con il gruppo della Democrazia sociale veneziana. E, parimenti, non fu casuale che, verso la fine degli anni Venti, democratici di medio ceto come Armando Gavagnin (v.), Giovan Battista Gianquinto (v.), <(Gigiov Linassi, Gigi Rusconi, Giovanni Giavi e il cafoscarino Massenzio Masia (v.) lavorassero a iniziative giornalistiche e a rischiose imprese politiche clandestine.

Lotta antifascista

La popolazione veneziana in Piazza San Marco esulta per la caduta del fascismo (26.7.1943)

Collegati con antifascisti di altre città, anche venete, più d’uno dei democratici sopra ricordati, insieme con Carlo Fassetta, Cleanto BoscoIo, Mario Frare ed Ettore Peliegrinotti diedero vita alla “sezione” veneziana della Giovane Italia (v.), le cui iniziative più ardite (come la pubblicazione di manifesti dal titolo “Non mollare” e della Lettera al Re di Gavagnin) costeranno agli aderenti le pesanti condanne inflittegli dal Tribunale speciale nell’aprile del 1929. Pochi mesi prima, nel 1928, era stato arrestato anche Gino Luzzatto (v.), lo [...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 767

Brano: [...]successivamente a Napoli, Primieri e i reparti al suo comando raggiunsero I’Irpinia, dove iniziò un periodo . di riordinamento e addestramento che, il 25.9.1944, si concluse con la costituzione del Gruppo di combattimento « Cremona ».

Alla testa del « Cremona »

Nell’ultima decade del novembre

1944 il Gruppo di combattimento « Cremona » al comando di Primieri si trasferì nella zona di Ascoli e

Il generale Clemente Primieri [al centro) Piazza San Marco a Venezia (29.4.1945)

il 10 dicembre, prima di andare al fronte, sfilò per le vie di Roma. La sera del 12.1.1945 l’unità si portò in zona di operazioni, sul settore RavennaAlfonsine, fra la 2a Brigata canadese e la 28a Brigata partigiana « Mario Gordini ». Rinforzato con il massiccio afflusso di volontari partigiani che ben presto divennero l’asse portante del Gruppo di combattimento, il « Cremona » svolse un ruolo di prim’ordine negli ultimi mesi della Guerra di liberazione. Sostenne ripetuti attacchi tedeschi su un ampio fronte e infine (10 aprile) attaccò il nemico con una brillante azi[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 708

Brano: [...]rdia motorizzata (un plotone di cingolette, uno di motociclisti, un plotone mortai e una sezione di artiglieria), puntò deciso su Mestre. Aggirate resistenze nemiche a Dolo e a Mira, rafforzata da una colonna cingolata del 21°, l’avanguardia del 22° entrò a Mestre alle 16,15 e, per ordine del generale Primieri, alle 17 puntò su Venezia, ivi incontrandosi con unità inglesi arrivate poco prima dal mare. Si chiudeva così, con il tricolore issato in Piazza San Marco, la breve ma intensa epopea che in 7 giorni aveva portato il « Cremona » da Migliarino (Ferrara) a Venezia, con un balzo di 140 km e l’attraversamento, senza mezzi adeguati, di 6 corsi d’acqua (Po di Volano, Po di Gora, Po, Adige, Bacchigliene, Brenta).

Dal 12 gennaio alla fine di aprile, in 108 giorni di guerra, il Gruppo ebbe complessivamente: 178 morti, di cui 13 ufficiali; 605 feriti, di cui 29 ufficiali, e 80 dispersi (quasi sicuramente caduti), di cui 2 ufficiali. Le perdite inflitte al nemico fu

rono molto più gravi: imprecisate nel numero dei morti e dei feriti, 3.256 i prigioni[...]
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Piazza San Marco, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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